Riccardo Rivetti
La città è diventata un fantasma;
un fantasma che cammina per le strade;
un fantasma che sta nell’aria;
un fantasma che spaventa le persone,
le porta all’isolamento.
Ma le persone non sono nate per essere isolate:
le persone sono nate per socializzare.
E così, il loro spirito pieno di colori,
diventa solo, triste, vuoto e arrabbiato;
diventa bianco.
Bianco come il fantasma che cammina per le strade,
bianco come questa città,
triste come le strade
e solo come le case.
Anna Arfini 3C
In questi giorni
In cui ognuno creando distacco
Indossa il proprio titolo
Re e regine
Rivogliono indietro
La loro libido
Autoeletti, incoronati
Senza esser stati
In princìpio, prìncipi
In catene, in solitudine, imprigionati
Oggi re e schiavo
Pargono simili
Nei limiti di crisi inverosimili
Lorenzo Di Stasi 3C
Sospiro, attraverso il mio spiraglio
sopra i tetti mi sfuoco desolato
in quel deserto ch’è grigio e murato
di solitudine in pietra mi squaglio
La monotonia monumentale
nel mare in metallo, marmo e mattoni
di nulla e di noia i miei polmoni
sommerge onnipotente e innaturale
Ma su l’azzurro con screzio screziato
con grida di piume e sguardi di luce
va avanti a cantare – divina corte!
Perché in vero al Sole mai è importato
se i dannati al divenire fugace
con un sol sospir trovassero morte.
Stefano Foletti 3C
Le religioni... vecchie quanto l'umanità, ma alcune sono... particolari... Affacciati alla Tromba delle Scale per scoprire di più!
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